L'Ajax domina lo Zwolle e si prende la testa della classifica

Daley Blind, migliore in campo ieri nel match tra Ajax e Pec Zwolle


L’occasione data da un vecchio idolo dei Lancieri era troppo ghiotta per essere fallita: grazie alla vittoria di sabato di Marco Van Basten e del suo Heerenveen per 2-1 contro il Psv , vincendo l’Ajax avrebbe conquistato la testa della classifica e tenuto a distanza un Feyenoord trascinato a Krekrade dal solito, irresistibile, Pellè.
L’avversario era di certo abbordabile, ma non per questo da sottovalutare: il Pec Zwolle, capace di fermare in settimana il Willem II, battuto nella classico spareggio salvezza per 2-0.
Classico 4-4-1-1 confermato da Langeler, con Benson che sostituisce Valpoort come trequartista dietro ad Avdìc unica punta: di contro De Boer conferma in toto l’undici che si era s’era imposto a Enschede la settimana scorsa.
I minuti iniziali sono di sostanziale studio, mentre i 51 mila paganti dell’Arena iniziano a sostenere i padroni di casa con incessanti canti. Inizia a spingere per vie esterne l’Ajax, sfruttando Van Rhijn e soprattutto Blind, che sembra essere in giornata di grazia: proprio dal figlio del grande Danny parte l’azione che al settimo minuto libera Fischer davanti a Boer, con il portiere bravo a chiudere in uscita.
Al 16esimo invece è un eccellente chiusura di Broerse ad anticipare un tiro sostanzialmente a botta sicura di De Jong su apertura illuminante di Moisander dalla trequarti. E’ il preludio al gol che arriva due minuti dopo: Schone imbocca con un ottimo assist Sightòrsson che elude una difesa alta estremamente poco accorta e con un tocco debole ma precisissimo beffa l’estremo difensore del Zwolle.
1-0  e Ajax che non smette di pressare alto: il lavoro delle 3 punte dei campioni in carica è incessante e porta a errori sempre più frequenti della difesa degli ospiti, in evidente confusione.
Il raddoppio arriva al 26', proprio su dormita della difesa ospite, che lascia liberissimo Sightòrsson in area. L’imperioso colpo di testa dell'islandese è deviato provvidenzialmente da  Boer, il quale nulla può sull’accorrente de Jong che realizza in girata da due passi. Seguono, però, attimi di paura ed appresione per gli ajacidi, perché il capitano resta a terra tenendosi il ginocchio. Si tratta, fortunatamente, solo una contusione che non impedisce al numero 10 di continuare la gara.
Lo Zwolle non c’è più. Anzi, sostanzialmente non entra proprio in campo. 

Il tema tattico non cambia nella ripresa, con Vermeer che assiste da spettatore non pagante, mentre l’Ajax addormenta la partita per poi pungere per far contenti invece gli abbonati. 
Al 50' è Sightòrsson a cercare la terza realizzazione in campionato, ma la conclusione da posizione defilata è neutralizzata di piede da Boer.
Più tardi tocca ad Eriksen provarci, tagliando per vie centrali su ottima palla del duttile Schone. Ancora una volta si supera Boer, che blocca sicuro, mostrandosi il migliore dei suoi.
Poco dopo, accentrandosi dalla sinistra, Eriksen avvia una azione ubriacante in ripartenza, mandando nel panico l’incerta difesa dei Blauwingers. Ringrazia il neo-entrato Boerrigter, che approfitta della giocata del compagno per segnare comodamente il definitivo 3-0. 
Il gol dell’ex mette i sigilli al match, anche se c’è ancora spazio per un paio d’interessanti iniziative di Fischer.
Al triplice fischio dell'arbitro, spazio ai quesiti che si protrarranno da qui alla fine del campionato: riuscirà l’Ajax a bissare il titolo dello scorso anno?
Non è certo: ma di sicuro, ora, Frank de Boer ed i suoi uomini hanno il vantaggio di guardare tutte le dirette concorrenti dall’alto verso il basso.

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